Igiene dei locali negli ospedali, appello ai professionisti
L’igiene dei locali negli ospedali contribuisce all’igiene generale di una struttura sanitaria. Che si tratti di camere di pazienti, laboratori, sale operatorie o spazi pubblici, è necessario che la pulizia sia rispettata per evitare il massimo rischio di contaminazione in caso di pandemia.
Quali sono le tecniche di pulizia appropriate?
Per un’igiene perfetta e sicura, è preferibile affidare questo compito a professionisti del mestiere, in modo da mantenere la garanzia del rispetto delle regole d’igiene. Alcune tecniche:
- Pulizia tramite aspirazione e spolveratura
- Pulizia dei pavimenti con autospazzola o monospazzola
- Sverniciatura a secco o a umido di superfici termoplastiche
- Applicazione di emulsioni per facilitare le operazioni di manutenzione
Inoltre, ogni area a rischio dell’ospedale è mantenuta in modo specifico. Per questo motivo, la manutenzione dei locali è classificata per zone. Ecco i luoghi a rischio secondo le zone
- Zone con un rischio moderato di biocontaminazione
Medicina interna o specializzata, riabilitazione funzionale, maternità, pediatria, lunga e media degenza, psichiatria, ambulatori, day hospital con orientamento infettivologico
- Aree ad alto rischio di biocontaminazione
Rianimazione, terapia intensiva, test di funzionalità vascolare, neonatologia, emodialisi, ematologia, chemioterapia, chirurgia, sale operatorie convenzionali.
In generale, le aree ad alto rischio ricevono una regolare pulizia organica, mentre le aree a rischio moderato sono trattate metodicamente secondo le procedure di pulizia standard.
bio-pulizia in ambienti ospedalieri
Questa pratica ha lo scopo di ridurre la contaminazione biologica delle superfici. Si ottiene con la combinazione di 3 elementi:
- Pulizia,
- Evacuazione dello sporco e dei prodotti usati,
- Applicazione del disinfettante.